L’introduzione dei comuni a livello amministrativo diede il via al processo di democratizzazione delle campagne. A partire dal 1850, le sorti della comunità furono rette autonomamente da un consiglio comunale eletto che aveva tra i suoi compiti precipui la scuola, l’assistenza ai più poveri del comune, la manutenzione della rete stradale e dei sentieri, la concessione del diritto di cittadinanza e la fiscalità.
Fino al 1907 il diritto di voto fu riservato soltanto alla classe abbiente e istruita. Il suffragio universale diretto per uomini e donne fu introdotto solo nel 1918. Nel 1985 fu eletta la prima donna nel consiglio comunale.