Nell’aprile 1942, 227 famiglie carinziane di lingua slovena furono spogliate delle loro proprietà e internate in campi speciali. A Schiefling questa misura riguardò le famiglie attive in ambito culturale degli Anderwald detti Ožl, dei Kramer detti Janšej, dei Resei detti Šlosar, degli Šleicher detti Šlajhar e degli Umek detti Kramerič. Sulle loro proprietà si sarebbero insediati gli “optanti” della Val Canale. La tenuta Janšej fu occupata dal sindaco che la sfruttò per alloggiare i prigionieri di guerra francesi. Oltre a loro, a Schiefling vennero impiegati anche lavoratori forzati polacchi.
Nell’estate del 1945 le famiglie fecero ritorno trovando le loro abitazioni spogliate di tutto o addirittura distrutte.